Ernesto Korrodi (1870-1944)
Ernesto Korrodi (1870-1944)
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Ernesto Korrodi, di origini svizzere, aveva 24 anni quando si trasferì a Leiria come professore di disegno della “Escola de Desenho Industrial” della città. Qui si sposò con D. Quitéria da Conceição Maia, con una cerimonia riservata, a causa della diversa religione, in quanto Korrodi era protestante. Morì a Leiria nel 1944.
Molto interessato all’architettura religiosa e civile medievale e alla sua ricostituzione, trovò in questa città il luogo ideale per dare sfogo alla sua vocazione. Indignato per il trattamento riservato dalle autorità al patrimonio architettonico portoghese, condusse alcuni studi storico-archeologici sui monumenti nazionali, trasformandosi in uno dei primi teorici del restauro dei monumenti e nel difensore dell’insegnamento artistico-industriale in Portogallo.
Fu influenzato dall’Art Nouveau austriaca e dal revivalismo di Viollet-Le-Duc, il cui obiettivo era il recupero dei monumenti storici, ricostituendone integralmente le funzioni e le forme architettoniche originarie, con un frequente ritorno a un immaginario medievale “inventato”.
Legato a diverse iniziative culturali a Leiria, a partire dal 1907 diede vita in città ad alcune iniziative di restauro e progettò alcune opere. Tra queste, meritano un cenno il progetto del Convento da Portela, l’edificio che ospita il Banco de Portugal, l’edificio dei Paços do Concelho (il palazzo municipale), la Companhia Leiriense de Moagens, il Jardim-Escola João de Deus, il Parque da Cidade, l’edificio abitativo in Rua Afonso de Albuquerque (dotata di passaggio proprio), la Torre do Santuário do Senhor Jesus dos Milagres e l’importante restauro del Castello di Leiria.
Molto interessato all’architettura religiosa e civile medievale e alla sua ricostituzione, trovò in questa città il luogo ideale per dare sfogo alla sua vocazione. Indignato per il trattamento riservato dalle autorità al patrimonio architettonico portoghese, condusse alcuni studi storico-archeologici sui monumenti nazionali, trasformandosi in uno dei primi teorici del restauro dei monumenti e nel difensore dell’insegnamento artistico-industriale in Portogallo.
Fu influenzato dall’Art Nouveau austriaca e dal revivalismo di Viollet-Le-Duc, il cui obiettivo era il recupero dei monumenti storici, ricostituendone integralmente le funzioni e le forme architettoniche originarie, con un frequente ritorno a un immaginario medievale “inventato”.
Legato a diverse iniziative culturali a Leiria, a partire dal 1907 diede vita in città ad alcune iniziative di restauro e progettò alcune opere. Tra queste, meritano un cenno il progetto del Convento da Portela, l’edificio che ospita il Banco de Portugal, l’edificio dei Paços do Concelho (il palazzo municipale), la Companhia Leiriense de Moagens, il Jardim-Escola João de Deus, il Parque da Cidade, l’edificio abitativo in Rua Afonso de Albuquerque (dotata di passaggio proprio), la Torre do Santuário do Senhor Jesus dos Milagres e l’importante restauro del Castello di Leiria.