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I secoli XIX, XX e XXI nelle vie di Lisbona

Durante due giorni percorrete le vie di Lisbona alla scoperta di capolavori dell’architettura dei secoli XIX, XX e inizio del sec. XXI. 

Cominciate l’itinerario dal centro della città, la Baixa, dalla via Rua do Ouro, dove si segnala l’elevador de Santa Justa, di stile neogotico. L’ascensore, inaugurato nel 1902, è un’opera dell’ingegnere Raoul Mesnier de Ponsard. Ammirate l’architettura in ferro e salite sino al quartiere dello Chiado, zona nobile della città, parzialmente ricostruito dopo l’incendio del 1988, secondo un progetto dell’architetto Álvaro Siza Vieira. Risalendo la via Rua Garrett verso la piazza Largo de Camões, troverete la statua del poeta Fernando Pessoa seduto dinanzi al caffé A Brasileira. Questo locale, inaugurato nel 1905 e in stile Liberty, viene considerato il primo museo di arte moderna di Lisbona, per via delle opere che decorano le pareti e che sono state donate da artisti del modernismo che erano frequentatori assidui del caffé. La singolare facciata del locale è opera dell’architetto Norte Júnior.

Scendete la via Rua do Carmo, attraversate la piazza Praça Dom Pedro IV, nota anche con il nome di Rossio, e continuate verso la piazza Praça dos Restauradores, dove potrete ammirare l’antico Cinema Éden, capolavoro del Liberty in Portogallo, un progetto di Cassiano Branco, che risale agli anni 30. Alla fine del seculo XX è stato trasformato in un hotel, ma è stata conservata parte della facciata. Di fronte all’Edificio Éden percorrete una piccola via laterale per raggiungere la via Portas de Santo Antão. Troverete la Casa do Alentejo, un antico palazzo in stile moresco costruito probabilmente alla fine del sec. XVII, ma che ha subito profonde modificazioni all’inizio del sec. XX.

Risalite il viale Avenida da Liberdade in cui sorgono vari edifici interessanti come il Cinema São Jorge, progettato dell’architetto Fernando Silva, e inaugurato nel 1950; il Teatro Tivoli su progetto dell’architetto Raul Lino, inaugurato nel 1924 o la antica sede del Diário de Notícias opera dell’architetto Pardal Monteiro. Qusto edificio ha vinto il Prémio Valmor nel 1940 ed è stata la prima opera architettonica progettata specificamente per un giornale in Portogallo.

Le Torri di Amoreiras, simbolo dell’architettura degli anni 80 del sec. XX, si innalzano in cima al viale Avenida Engenheiro Duarte Pacheco. Opera dell’architetto Tomás Taveira, sono considerate uno dei maggiori simboli dell’architettura postmoderna in Portogallo.

Vi suggeriamo ora di proseguire verso il Fiume Tago. A Alcântara, ammirate il Museu do Oriente, antico magazzino del baccalà, e LX Factory, un antico complesso industriale che oggi accoglie molte imprese creative nell’area della pubblicità, della moda, della produzione multimediale e dell’arte. Vi suggeriamo anche di passare per la zona denominata Docas, dove magazzini dismessi sono stati sostituiti da ristoranti, locali notturni e discoteche. Non perdete il Pilar Sete, uno spazio interattivo che fa vivere un’esperienza sensoriale sulla storia della costruzione del ponte 25 aprile.

Continuate verso il quartiere di Belém, e ammirate il MAAT – Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia, un museo progettato dall’atelier della britannica Amanda Levete, e il nuovo Museu dos Coches opera dell’architetto Paulo Mendes da Rocha. Fate una pausa nel Centro Cultural de Belém, opera emblematica dell’ultima decade del secolo XX, situata vicino al Mosteiro dos Jerónimos. Ammirate inoltre l’edificio della Fundação Champalimaud, opera dell’architetto Charles Correa sede di una clinica e di un centro di ricerca nell’area della medicina. Nella località di Algés, potrete ammirare la Torre di Controllo del Traffico Marittimo opera dell’architetto Gonçalo Byrne.



Maat © Stock Photos Art

Iniziate il secondo giorno dal Terminal Crociere opera dell’architetto Carrilho da Graça e poi andate al Parque das Nações. In questa antica zona industriale ristrutturata per la Esposizione Universale del 1998, si trovano edifici che sono rimasti per il futuro come il Pavilhão de Portugal, con l’impressionante tettoia, un progetto di Siza Vieira, il Pavilhão do Conhecimento di Carrilho da Graça, l’ Oceanário di Peter Chermayeff e la stazione ferroviaria, Estação do Oriente di Santiago Calatrava. Osservate anche il Ponte Vasco da Gama inaugurato nel 1998, lungo più di 12 km.

Ritornate al centro di Lisbona e visitate una zona costruita a metà del seculo XX e denominata allora come “Avenidas Novas”. Visitate la chiesa Igreja de São João de Deus e nei pressi i monumentale complesso architettonico formato da Alameda D. Afonso Henriques e Instituto Superior Técnico opera di Pardal Monteiro. Ammirate anche altre opere di questo architetto come la Biblioteca Nacional e la Igreja de Nossa Senhora de Fátima, una chiesa con bellissime vetrate di Almada Negreiros.

Nel pomeriggio visitate la Fundação Calouste Gulbenkian, un ampio spazio dedicato alla cultura e al tempo libero costruito negli anni 60. Ammirate lo splendido edificio e approfittate dell’occasione per vedere le mostre, assistire a uno spettacolo o soltanto per passeggiare nei giardini di notevole valore paesaggistico, opera dell’architetto paesaggista Gonçalo Ribeiro Teles, una vera e propria oasi in mezzo all’agitazione della città.



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