I “Mascarados de Lazarim”
I “Mascarados de Lazarim”
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A Lazarim, nel comune di Lamego, il ciclo carnevalesco si sdoppia in due momenti. Il primo ha inizio la quinta domenica precedente la Domenica Grassa, mentre il secondo è compreso tra la Domenica Grassa e il Mercoledì delle Ceneri. La domenica è il giorno delle grandi celebrazioni che precedono la grande festa carnevalesca.
La prima domenica è quella degli Amici, in cui fanno la loro comparsa i primi mascherati o caretos che percorrono il paese. Durante la settimana, il menù gastronomico si arricchisce di ogni tipo di carne, in particolare il maiale, servite in modo rituale nel corso dell’intero periodo, precedendo l’astinenza della Quaresima. La domenica successiva è quella delle Amiche, a cui segue la Domenica dei Compari e quella delle Comari. Durante questo periodo si nota una chiara opposizione tra i due sessi, con dimostrazioni d’autorità in un ambiente di permissivismo e follia. È il sovvertimento dell’ordine stabilito, caratteristica del carnevale che genera un equilibrio finale in seno alla comunità.
Per cinque settimane, i compari preparano le maschere e le comari racimolano fondi per pagare i pupazzi che saranno sacrificati in un pubblico falò il Martedì Grasso. Quel giorno, la lettura del testamento carnevalesco diventa il momento principale, presentando aspetti unici nel paese. Una ragazza legge il testamento del Compare e un ragazzo quello della Comare. Il testo è suddiviso in tre parti: al “principio” si nominano gli esecutori testamentari, nei “lasciti” un asino è simbolicamente distribuito dai Compari e dalle Comari eredi e, dopo avere fatto i conti, si giunge alla “fine”, durante la quale si dà fuoco al Carnevale o Entrudo.
Le maschere di Lazarim esprimono le momentanee divisioni della comunità. Da un lato ci sono i “Caretos” (figure diaboliche e misteriose), dall’altro le “Senhorinhas”, ovvero la loro versione femminile. I due ruoli sono tuttavia rivestiti da uomini, che si distinguono per gli indumenti e per la caricatura, che mettono in ridicolo alcuni tipi o situazioni divertenti facilmente identificabili da tutti. Oltre a maschere abilmente intagliate nel legno, il careto usa un randello con forme antropomorfe chiamato roberto.
La prima domenica è quella degli Amici, in cui fanno la loro comparsa i primi mascherati o caretos che percorrono il paese. Durante la settimana, il menù gastronomico si arricchisce di ogni tipo di carne, in particolare il maiale, servite in modo rituale nel corso dell’intero periodo, precedendo l’astinenza della Quaresima. La domenica successiva è quella delle Amiche, a cui segue la Domenica dei Compari e quella delle Comari. Durante questo periodo si nota una chiara opposizione tra i due sessi, con dimostrazioni d’autorità in un ambiente di permissivismo e follia. È il sovvertimento dell’ordine stabilito, caratteristica del carnevale che genera un equilibrio finale in seno alla comunità.
Per cinque settimane, i compari preparano le maschere e le comari racimolano fondi per pagare i pupazzi che saranno sacrificati in un pubblico falò il Martedì Grasso. Quel giorno, la lettura del testamento carnevalesco diventa il momento principale, presentando aspetti unici nel paese. Una ragazza legge il testamento del Compare e un ragazzo quello della Comare. Il testo è suddiviso in tre parti: al “principio” si nominano gli esecutori testamentari, nei “lasciti” un asino è simbolicamente distribuito dai Compari e dalle Comari eredi e, dopo avere fatto i conti, si giunge alla “fine”, durante la quale si dà fuoco al Carnevale o Entrudo.
Le maschere di Lazarim esprimono le momentanee divisioni della comunità. Da un lato ci sono i “Caretos” (figure diaboliche e misteriose), dall’altro le “Senhorinhas”, ovvero la loro versione femminile. I due ruoli sono tuttavia rivestiti da uomini, che si distinguono per gli indumenti e per la caricatura, che mettono in ridicolo alcuni tipi o situazioni divertenti facilmente identificabili da tutti. Oltre a maschere abilmente intagliate nel legno, il careto usa un randello con forme antropomorfe chiamato roberto.
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