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Inaugurata nel 1904, la sinagoga Shaaré Tikvah (Porte della Speranza) fu la prima a essere costruita in Portogallo dopo l’espulsione degli ebrei decretata dal re D. Manuel I, nel 1496. Situata nel centro di Lisbona, non ha alcuna facciata che dà direttamente sulla strada perché, al momento della sua costruzione, la legge impediva a qualsivoglia tempio non cattolico di affacciarsi sullo spazio pubblico, per non recare “offesa” allo sguardo dei passanti.

L’architetto fu Ventura Terra, uno dei più apprezzati dell’epoca. L’edificio, elegante e dalle decorazioni accurate, ha due piani – di cui il superiore destinato alle donne – ed è orientato verso Gerusalemme.

Questa sinagoga rappresenta il fulcro della Comunità Israelita di Lisbona. In epoca contemporanea, quando la comunità della città fu costituita durante il XIX secolo, non esisteva ancora lo Stato di Israele. Gli ebrei di questa comunità hanno origini che risalgono al secolo XIX, ossia alle famiglie sefardite provenienti dall’Africa del Nord e da Gibilterra le quali, dopo l’estinzione del Tribunale dell’Inquisizione nel 1821, cominciarono a tornare in Portogallo. Il culto religioso segue i rituali sefarditi.