Villa Romana de Sendim
Archeologia
Iniziata la sua costruzione nella seconda metà del I secolo d.C., la Villa fu profondamente modificata a partire dalla fine del IV secolo, dopo aver resistito ai domini degli Svevi e dei Visigoti – rispettivamente – nel V e VI secolo. Si ritiene che verso la metà del VI secolo abbia subito un grande incendio e che in seguito sia stata abbandonata, seppure da allora alcune delle sue rovine siano state occasionalmente recuperate.
Situata in origine su un altopiano di una piccola valle, accanto al bacino del fiume Vizela, la villa era integrata in un complesso agricolo ed era costituita da diversi spazi abitativi, alcuni dei quali con pavimenti in laterizi frantumati e mescolati alla malta (opus signinum) e mosaici policromi con motivi geometrici. Un tempo era strutturata attorno a un cortile interno (peristilio), e durante i lavori di ristrutturazione iniziati nel IV secolo furono aggiunte terme più grandi.
La villa è stata scoperta nel 1992 durante gli scavi delle fondamenta per la costruzione di una abitazione privata. Il Comune di Felgueiras ha poi comprato il terreno per ampliare l’area di scavo e, nel dicembre 1997, non solo è stata classificata bene di interesse pubblico, ma si è anche dato inizio ai lavori archeologici.
La collezione, costituita da migliaia di frammenti, è esposta nel relativo Centro di Interpretazione ed è molto varia, con migliaia di frammenti di ceramica comune, ceramica di lusso importata, oggetti in vetro, oggetti in metallo e monete di bronzo.
4610-748 Sendim, Felgueiras