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Questa mostra è un saggio, un dialogo aperto con i manufatti precolombiani della collezione CIAJG. I 33 oggetti provengono dalle culture Inca, Chimú, Chancay, Moche, Azteca, Nicoya, Misteca, Talamameque, Nayarit, che occupavano parte del territorio dell'America centrale e meridionale, e che appartengono a un periodo cronologico compreso tra il 500 a.C. e il 1532 d.C., circa. L'installazione, dispiegata in due sale, evoca un pensiero spaziale e cromatico che recupera le tradizioni manuali di un tempo che non esiste più. L'artista sviluppa il suo lavoro a partire dalle narrazioni culturali, storiche e politiche associate ai processi di creazione, esplorando le nozioni di identità, memoria e rappresentazione collettiva, diaspora botanica e alterità.