Aree Protette

Il Geoparco di Arouca, che comprende tutta l'area del distretto da cui riceve il nome, 328 km2, è stato classificato nel 2009 dalla Rete Europea di Geoparchi sotto gli auspici dell'UNESCO: un riconoscimento del valore del suo patrimonio geologico. Nel parco si trovano 41 geositi con caratteristiche singolari e di notevole valore scientifico fra i quali se ne distinguono tre di rilevanza mondiale - Pedras parideiras (Pietre feconde) di Castanheira i Trilobiti giganti di Canelas e gli icnofossili di Vale do Paiva.

Il Geoparco di Arouca si trova in un terreno montuoso, le cui vette più alte, nella Serra da Freita e nella Serra de Montemuro, a volte superano i 1.000 metri di altitudine. Attraversano la zona fiumi di acqua limpida, Arda, Paiva e Paçô, che scorrono lungo valli a volte profonde. Queste caratteristiche naturali offrono la possibilità di svolgere varie attività come canyonning, canoa, kayak, arrampicata, mentre le rapide del fiume Paiva sono uno dei posti migliori in Portogallo per la pratica del rafting.

Per apprezzare pienamente gli splendidi paesaggi, il Geoparco ha creato una rete d’itinerari pedestri (13 di breve durata e uno di lunga durata). Oltre alla notevole varietà di flora e fauna si possono ammirare luoghi unici come Frecha da Misarela una cascata dove le acque del fiume Caima precipitano da un'altezza di circa 75 metri o osservare le vestigia delle miniere di oro, risalenti all'epoca romana e di quelle di tungsteno sfruttate da inglesi e tedeschi durante la 2ª Guerra mondiale.

Per quel che riguarda il patrimonio culturale e storico, si segnala il Monastero di Arouca che ebbe grande influenza sullo sviluppo di questa zona e ha lasciato tracce anche nella gastronomia come le ricette di dolci ancora oggi molto popolari: 'barrigas de freira' (dolce a base di uova e mandorle), 'castanhas doces' (dolce a base di castagne), 'morcela' (sanguinaccio) e 'roscas e charutos', dolci di mandorle. Riguardo ai piatti principali si segnalano 'vitela assada' (vitello al forno) e la bistecca di carne di manzo di razza autoctona che si chiama “arouquesa”.