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Elvas - Itinerario Accessibile

Mapa de Elvas - Itinerário turístico acessível
Photo: ICVM
Photo: ICVM

Riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità per essere la più grande fortificazione bastionata al mondo, Elvas ha svolto un ruolo importante lungo i secoli nella la difesa del confine del Portogallo. Le mura, che risalgono a varie epoche, e le singolari fortificazioni a forma di stella sono i principali punti di interesse del complesso architettonico di cui fa parte anche il grande Acquedotto di Amoreira, della fine del sec. XV, un imponente simbolo della città, che stupisce chi arriva dalla strada proveniente da Estremoz.

Per la sua stessa storia, la città di Elvas presenta molti limiti di accessibilità, ed è possibile delineare un itinerario turistico solo in parte accessibile. Nella maggior parte delle vie, la pavimentazione in pietra è irregolare e rende difficile la circolazione, cosi come l’inclinazione di alcune strade che portano ai principali luoghi di interesse, come ad esempio il Castello, nella parte più alta della città.

Lungo l’itinerario, i marciapiedi permettono la circolazione di persone a mobilità ridotta, anche se presentano dimensioni variabili e, ogni tanto, si rende necessario circolare sulla carreggiata. Inoltre, lungo il percorso si trovano anche delle vie senza marciapiede e quindi si consiglia di spostarsi con attenzione.

Seguite l’itinerario sulla cartina

Castelo de Elvas (1) – Igreja da Ordem Terceira de São Francisco (2) – Igreja das Domínicas (3) – Igreja de Nossa Senhora da Assunção (4) – Praça da República (5) – Torre Fernandina (6) – Museu de Arte Contemporânea (7) – Museu de Fotografia João Carpinteiro (8) – Igreja de São Domingos (9) – Museu Militar de Elvas (10)


Elvas © John Copland | Shutterstock

Splendido belvedere nel punto più alto della città, il Castelo de Elvas (1), eretto nei secoli XII-XIV,  è l’inizio di un itinerario solo in parte accessibile. Nei pressi di questo Monumento Nazionale, classificato nel 1906, si trova una chiesa, la Igreja da Ordem Terceira de São Francisco (2). Notevoli il rivestimento di pannelli di azulejo che rappresentano episodi della vita di San Francesco e il rivestimento in legno intagliato, del Seicento, nell’altare e nelle cappelle laterali, opera di un artista locale. Si entra mediante una rampa di accesso e all’interno la circolazione è agevole, grazie all’ampio spazio e all’assenza di barriere architettoniche.

Per proseguire l’itinerario, nonostante la pavimentazione sconnessa, si può scendere la via sotto le mura, sino a una chiesa, Igreja das Domínicas (3), che si trova in una piazza, Largo 1º de Dezembro, in cui si ammira il singolare palo della gogna in stile manuelino. La chiesa, del sec. XVI, in pianta ottagonale, presenta ricca decorazione in pannelli di azulejo e ‘talha dourada’, legno intagliato e ricoperto di una patina d’oro, del sec. XVII. Il belvedere offre una vista panoramica su una parte della città antica. All’ingresso ci sono dei gradini che rendono inaccessibile la chiesa a persone in sedia a rotelle.


Praça da República, Elvas © Turismo do Alentejo

In pochi minuti si raggiunge la Praça da República, la piazza centrale di Elvas. È uno spazio ampio e accessibile, in cui si può visitare la antica cattedrale, la Igreja de Nossa Senhora da Assunção (4). Costruita nel sec. XVI su progetto dell’architetto della corte Francisco de Arruda, che fu l’autore anche del progetto dell’imponente Aqueduto da Amoreira. Da segnalare l’altare, in marmi policromi, che risale al sec. XVIII, e l’organo in ‘talha dourada’. La scalinata all’entrata rende difficile l’ingresso, ma l’interno è ampio.


Aqueduto da Amoreira, Elvas © Dimdok | Shutterstock

Da qui si può proseguire l’itinerario lungo la via Rua da Cadeia, dove si trova la Torre Medieval (6). Nota anche come Torre Nova o Torre Fernandina, all’interno accoglie una esposizione sulle fortificazioni di Elvas e sulla loro importanza nella storia del Portogallo. La Torre ha 3 piani ai quali si sale con una scala a chiocciola ed è quindi inaccessibile a persone a mobilità ridotta.

Nella stessa via, sull’altro marciapiede, si vede l’edificio del Museu de Arte Contemporânea de Elvas (7), un museo che raccoglie l’importante collezione privata di António Cachola. Composta da circa trecento opere di artisti portoghesi in varie aree, pittura, disegno, scultura, installazione, fotografia e video, la collezione è un punto di riferimento per l’arte portoghese. Il museo è accessibile, e su prenotazione, sono disponibili visite guidate e attività specifiche per persone con bisogni speciali.


Convento de São Domingos, Elvas © Turismo do Alentejo

Proseguendo lungo le vie, Rua da Cadeia e Rua da Carreira, accessibili, bisognerà poi superare le difficoltà presentate dalla pavimentazione sconnessa di altre due vie per raggiungere il Museu da Fotografia (8), in cui è esposta l’interessante collezione del Dr. João Carpinteiro, donata al comune. L’esposizione illustra la storia della fotografia con riferimenti particolari a Elvas. Il museo comprende anche una camera oscura, un laboratorio e una biblioteca.

Alla fine dell’itinerario si arriva a una delle punte della fortificazione a forma di stella di Elvas, alla chiesa Igreja de São Domingos (9) e al Museu Militar de Elvas (10), un museo che illustra l’importanza strategica di questa città di confine.


Forte de Santa Luzia, Elvas © Christophe Cappelli | Shutterstock

Situati a circa 2km dall’area presa in considerazione nell’Itinerario Turistico Accessibile di Elvas, all’esterno delle mura della città, completano la Piazzaforte di Elvas, classificata Patrimonio Mondiale, il Forte de Santa Luzia, uno dei più genuini esempi di fortificazioni europee, costruito nel secolo XVII, e il Forte de Nossa Senhora da Graça, un notevole esempio di architettura militare del sec. XVIII, eretto in una zona strategica, nel lato nord, dove esisteva una cappella dedicata alla Madonna delle Grazie. Per raggiungere questi luoghi, si consiglia al turista a mobilità ridotta di spostarsi in automobile. All’entrata, esistono vari parcheggi per persone a mobilità ridotta e la zona limitrofa è pedonale, con pavimentazione regolare in terra battuta che, però, presenta leggere inclinazioni.


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