Geopark Naturtejo
Da non perdere
- assaggiare i Geoprodutos e il GEOfood
- camminare lungo il Trilho Internacional dos Apalaches (Sentiero internazionale degli Appalachi)
- scalare le montagne Gardunha o Talhadas
- fare una gita in barca sul fiume Tago
- provare un trattamento benessere a Termas de Monfortinho o a Fadagosa de Nisa
Nella zona interiore del Portogallo, dove il fiume Tago diviene portoghese, si trova un territorio in cui la popolazione vive secondo il ritmo della natura e sembra avere tutto il tempo per far conoscere a chi la visita la sua storia e la sua cultura.
Proprio qui si trova il Geopark Naturtejo Mundial da UNESCO, che comprende i comuni di Castelo Branco, Idanha-a-Nova, Nisa, Oleiros, Penamacor, Proença-a-Nova e Vila Velha de Rodão. In quest’area si trovano 17 monumenti naturali riconosciuti dalla UNESCO, come le imponenti Portas de Ródão, che comprimono il corso del maggior fiume della penisola iberica, o gli icnofossili della Penha Garcia, dalle forme curiose e sorprendenti.
Ma ci sono molte altre cose da vedere nei territori che fanno parte del Parque Natural do Tejo Internacional. Quando si arriva, si sente subito il profumo di pino, di rosmarino, di lavanda che si diffonde dalla vegetazione, in cui si nascondono i conigli, i cervi e le volpi che scappano non appena si accorgono della nostra presenza.
Cascata da Água d'Alta - © Joel Carvalho
Osservando con attenzione si scorgono i gruccioni variopinti posati sui rami degli alberi, o i pettirossi e le upupe che si sfidano nel canto. In alto volano le cicogne nere che soggiornano nella zona fra febbraio e agosto. Le aquile imperiali e gli avvoltoi, invece, vivono in colonie e preferiscono posare sulle rocce lungo i fiumi per osservare meglio il paesaggio.
Grifo - Geoparque Naturtejo - © Arquivo Turismo de Portugal
Ci sono molte tracce del passato. Le si trovano nei tesori archeologici come il complesso di arte rupestre del Rio Tejo o le rovine di Egitânia, e anche nei villaggi di scisto di Figueira, Álvaro, Sarzedas ou Martim Branco, luoghi autentici pieni di ricordi e di storie, nei villaggi storici di Monsanto e Idanha-a-Velha o nei templi religiosi, meta di pellegrinaggi annuali.
Monsanto - © Joel Carvalho
Volendo, si può unire alle escursioni l’esercizio fisico. L’offerta è diversificata: passeggiate a piedi, a cavallo, o in mountain bike, e arrampicata o canottaggio. Poi, per ritemprarsi, nulla di meglio che una breve sosta piacevole nelle spiagge fluviali, per respirare l’aria pura e sentire i profumi della campagna, oppure una più lunga alle Terme di Monfortinho, Águas (Penamacor) o di Fadagosa di Nisa.
Torre de Vigia da Serra das Talhadas - © Joel Carvalho
Ma la grande ricchezza della regione è la gente che ci vive. Gente ospitale che adora accogliere i forestieri con leccornie come i formaggi dall’odore intenso, o il capretto e il pesce preparati secondo ricette ancestrali. La sua perizia nei lavori manuali si rivela nell’artigianato – i ricami di Castelo Branco, oggetti di sughero di Oleiros o le ceramiche di Nisa sono prodotti che possiamo portare a casa per ricordarci di queste terre fino a quando non ci ritorneremo. Cosa molto probabile, perché come si dice in questa regione, “chi viene, torna sempre”.