Musei e Palazzi

Inaugurato nel 1884, il Museu Nacional de Arte Antiga fu creato per risolvere il problema sorto dopo l’abolizione degli ordini religiosi nel 1834, ovvero dare una destinazione alle opere d’arte provenienti in massima parte da monasteri e chiese, passati nelle mani dello Stato.

Il Museo si trova in un palazzo del XVII secolo, la cui costruzione fu ordinata da D. Francisco de Távora. Intorno al 1918, il convento carmelitano di Santo Alberto, attiguo al palazzo e oramai in rovina - del quale rimane oggi la bellissima cappella barocca che fa parte del circuito del museo- fu abbattuto. Il museo, circondato da un magnifico giardino che sovrasta il Tago, è uno dei più importanti del paese.

La pinacoteca principale possiede la più completa raccolta di pittura portoghese ed europea del Portogallo, con opere che vanno dal XIV alla metà del XIX secolo. Conserva notevoli dipinti di maestri di scuola portoghese quali Nuno Gonçalves (sec. XV), Frei Carlos, Vasco Fernandes, Cristóvão Figueiredo, Gregório Lopes (sec. XVI), Vieira Portuense e Domingos Sequeira (sec. XVII-XIX), oltre a collezioni permanenti di scuole e artisti europei (Memling, Bosch, Dürer, Holbein, Gerard David, Cranach, Morales, Pieter de Hooch, Zurbarán, Piero della Francesca, Rafael, Fragonard, Courbet, tra gli altri). Espone inoltre collezioni di scultura religiosa dal Medioevo al periodo barocco (tra cui i presepi di Machado de Castro) e ammirevoli esemplari di arti decorative: ceramica portoghese e orientale (XVI-XVIII secolo), mobili, tappeti di Arraiolos e tessuti.

Merita un cenno speciale la più importante collezione di oggetti di argento e d’oro esistente in Portogallo, dal Medioevo alle magnifiche opere barocche del XVIII secolo e ai bellissimi servizi in argento realizzati dagli orafi francesi Germain, padre e figlio, per la casa reale portoghese.

Riflesso dei rapporti esistenti tra i portoghesi e i popoli di altri continenti, il museo possiede una preziosa collezione di opere e oggetti decorativi provenienti dall’Africa, dall’India e dalla Cina, che comprende oggetti di avorio (sec. XVI e XVIII), mobili, ricami, argenteria, porcellane, sete e una collezione di arte Namban con paraventi e lacche del Giappone.