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Pur essendo lontana dal mare e, pertanto, priva di porto, la città di Covilhã ha dato i natali a uomini decisivi per la scoperta di nuovi mondi nel corso del XVI secolo.

L’infante D. Henrique, il Navigatore, Signore di Covilhã, ricevette il titolo dal padre, il re D. João I, dopo avere conquistato Ceuta nel 1415, evento che segnò l’inizio dell’epoca delle Scoperte Portoghesi. Seguirono quella di Madeira (1419-20), le spedizioni militari alle Canarie (1424) e la riscoperta delle Azzorre (1427). Sotto il comando dell’Infante, Gil Eanes doppiò, nel 1434, Cabo Bojador e raggiunse il Rio de Ouro nel 1436. Nel 1440, fu nominato fronteiro mor (maggiore di frontiera) di Beira da D. Afonso V, nomina che includeva tutta la regione della Serra da Estrela. Nel 1460, anno della sua morte, i portoghesi giunsero alle Isole di Capo Verde e alla Sierra Leone, sulla costa africana.

Pedro Álvares Cabral - lo Scopritore del Brasile - nacque nella vicina città di Belmonte, a 20 km di distanza; ma le proprietà di famiglia giungevano tuttavia fino alle terre di Covilhã. Nel 1500 era al comando della flotta di 13 navi in quello che sarebbe stato il secondo viaggio nelle Indie e che si concluse sulla Costa di Bahia, in Brasile.

Pêro da Covilhã era originario di Covilhã. Agli ordini del re D. João II, fu il primo grande esploratore delle coste dell’Arabia, dell’India e dell’Africa Orientale. Le sue informazioni furono di grande utilità quando giunse il momento di tracciare una rotta marittima verso l’India, attività di cui si occupò Vasco da Gama.

Afonso de Paiva, anch’egli originario di Covilhã, partecipò ad alcune missioni con Pêro da Covilhã, in particolare all’esplorazione della costa africana e alla ricerca del regno del Prete Gianni.

Mestre José Vizinho, cosmografo e medico di D. João II, nacque nella comunità ebraica di Covilhã. Citato da Cristoforo Colombo, le sue conoscenze sulla navigazione astronomica furono decisive per l’introduzione della latitudine nelle carte nautiche. La scoperta contribuì alla supremazia portoghese nella navigazione marittima.

Rui Faleiro, cosmografo, nato a Covilhã alla fine del XV secolo, è noto per la decisiva partecipazione al viaggio di circumnavigazione di Ferdinando Magellano. Il suo maggiore contributo fu la scoperta del metodo di calcolo della longitudine, che consentiva alle navi di determinare la propria posizione in mare.

Francisco Faleiro, fratello di Rui, si dedicò anch’egli alla cosmografia ed elaborò a Siviglia, nel 1535, il "Tratado del Mundo y del Arte de Marear" (trattato del mondo e dell’arte della navigazione), una delle prime opere sullo studio dei fenomeni del magnetismo terrestre.