La valle del Douro

Photo: António Sá

Da non perdere

visitare alcune delle tenute in cui si produce il vino e che si dedicano all’enoturismo
pernottare in hotel ispirati al vino che si trovano a Porto e nella Valle del Douro
partecipare alla vendemmia
fare un viaggio in barca vicino a Miranda do Douro
visitare i villaggi vinicoli di Barcos, Favaios, Provesende, Ucanha, Salzedas e Trevões

La valle del Douro potrebbe anche chiamarsi valle incantata, tale è la bellezza e il fascino dei suoi paesaggi.

Partendo dalla città di Porto, dove il fiume sfocia e vengono portati i vini del Douro (da tavola) e il Porto (vino liquoroso) prodotti sulle sue sponde, si può scegliere fra vari modi per visitare questo Paesaggio Culturale, classificato come Patrimonio Mondiale: in auto, in treno, in barca, o addirittura in elicottero. Qualsiasi sia il modo scelto, di sicuro l’escursione non vi lascerà indifferenti.

Per raggiungere i belvedere dai quali si godono le migliori vedute, sarà necessario attraversare il fiume, dalla riva sinistra a quella destra e viceversa. Lungo l’itinerario si vedranno paesaggi straordinari e si visiteranno vigneti, villaggi e cittadine sino ad arrivare a Miranda do Douro, sul confine con la Spagna, dove il fiume entra in Portogallo.

L’escursione comincia da Vila Nova de Gaia, con la visita alle cantine dove invecchia il Porto. Così si potrà saperne di più su questo vino, approfittando dell’occasione per assaggiarlo. Sul fiume si vedono delle imbarcazioni caratteristiche, i barcos rabelo, le uniche barche che erano in grado di trasportare il vino dalle tenute in cui veniva prodotto sino alla foce del fiume, prima che venissero costruite le dighe che hanno reso navigabile il fiume anche per altri tipi di imbarcazioni.

A Peso da Régua, si visita un museo, il Museu do Douro, che fa conoscere altri aspetti della coltivazione del vino e della regione. Non lontano, ma sulla riva sinistra, c’è Lamego, una delle più belle città del nord del Portogallo, adagiata ai piedi di un’immensa scalinata di azulejos azzurri e bianchi che porta al Santuario di Nossa Senhora dos Remédios. A Pinhão, proprio in riva al fiume, si deve visitare la stazione ferroviaria per vedere gli antichi pannelli di azulejos con raffigurazioni della coltivazione dell’uva.

Prima di arrivare a Pocinho, si può fare una deviazione sulla riva sinistra per conoscere il castello di Numão e cogliere una bella veduta sull’orizzonte. Un po’ più a est, si trova il Parco Archeologico di Foz Côa, una galleria all’aperto di arte rupestre classificata Patrimonio dell’Umanità, e il rispettivo Museo a Vila Nova de Foz Côa.

Arrivando a Barca de Alva si entra nel Parco Naturale del Douro Internazionale, da questo punto, infatti, fino a Miranda do Douro il fiume segna il confine fra il Portogallo e la Spagna. In questa zona il fiume scorre fra alte scarpate sino alla città di confine, dove il Douro entra in territorio portoghese.

Fino a Barca de Alva, la Valle del Douro Vitifero è anche la più antica regione vinicola demarcata al mondo. Il fiume ha iniziato l’opera scavando valli profonde, mentre l’uomo ha trasformato le colline di scisto in terreni coltivabili e vi ha piantato le vigne, verdi d’estate e color rosso fuoco d’autunno. Con un sapere trasmesso di generazione in generazione, gli uomini hanno inclinato i terrazzamenti in modo che i raggi di sole bagnino le viti e diano all’uva il calore di cui ha bisogno il vino. Dal prodotto della terra e dal lavoro dell’uomo sono nati un vino e un paesaggio unici.

1 - São Leonardo da Galafura
Vicino a Régua, si trova il belvedere di São Leonardo da Galafura. La vista panoramica del paesaggio, che lo scrittore Miguel Torga ha definito un “poema geologico”, abbraccia con un solo sguardo la Valle del Douro e la Serra do Marão.

2 - Quinta do Noval
Con la sua magnifica posizione e la geometria variopinta dei vigneti, questa tenuta è sempre stata una mostra del Douro. Situata sulla riva sinistra del fiume Pinhão, la tenuta si estende con terrazzamenti sorretti da muretti di scisto, divisi da rampe di scale dello stesso colore bianco delle case e della strada obliqua che attraversa la proprietà.

3 - Casal de Loivos
È una vera terrazza su Pinhão e sulla valle dove il fiume, sullo sfondo, descrive una «esse» vicino al villaggio. Questo panorama è stato considerato dalla BBC uno dei sei più belli al mondo.

4 - São Salvador do Mundo
Luogo sacro e mitico a pochi chilometri da São João da Pesqueira, sulla riva sinistra, São Salvador do Mundo è meta di pellegrinaggio, in particolare di donne, come vuole la tradizione locale. Da lì, si avvista mezzo Douro. In fondo all’abisso, stretto fra pareti di rocce, scorre il fiume, ora domato dalla diga di Valeira e privo della cascata un tempo famosa che, sino alla fine del XVIIIº secolo, costituiva un ostacolo insuperabile per la navigazione.

5 - Quinta do Vale Meão
Su un dolce declivio della riva sinistra del Douro, vicino a Pocinho, dove finisce l’area classificata dall’UNESCO, a nord, la tenuta rivela, con l’estensione e la grandiosità, l’impronta della fondatrice, la mitica Antónia Ferreira che rivoluzionò la coltivazione delle vigne del Porto, nel XIXº secolo. La vista panoramica racchiude l’essenza del Douro: la bellezza, il sogno, la leggenda e il genio creatore dell’uomo, che ha trasformato in terra coltivabile le sponde rocciose del fiume.

Se l’escursione non si limita ai soli belvedere, l’auto rimane un ottimo mezzo per conoscere il fiume e il territorio circostante. Prima di partire, però, conviene prepararsi per affrontare un continuo saliscendi per strette strade sinuose.

S’incontreranno cittadine e villaggi tranquilli, vigneti che seguono le curve del terreno, castelli dei tempi della Riconquista e altri luoghi dove sarà bello fermarsi per guardare l’orizzonte.

Sulla riva destra, s’inizia l’itinerario a Peso da Régua e si passa per Pinhão, e dopo aver attraversato gli altopiani che riparano la valle del Douro si arriva a Alijó. Da Alijó a Carrazeda de Ansiães si attraversa il fiume Tua e si può continuare sulla EN214 fino a Vila Flor. Prendendo l’IP2 da Vila Flor a Torre de Moncorvo si può proseguire fino a Barca d´Alva con la EN220 e EN221, passando per Freixo de Espada à Cinta.

Sulla riva sinistra, fra Vila Nova de Foz Côa e il Douro, c’è la strada EN 222, che passa per São João da Pesqueira, e riporta a Pinhão. Su questa sponda, ci sono due deviazioni da fare: l’EN 222-4, che scende sino a Quinta do Vesúvio, e l’EN 324, che ci porta fino all’imponente castello di Numão.

Lungo l’itinerario si trovano spettacolari belvedere sul Douro.

Partendo dal molo di Vila Nova de Gaia, si può fare un’escursione in barca, risalendo il Douro fino a Barca de Alva. La durata del viaggio, uno o più giorni, dipende dalla distanza che si desidera percorrere. Volendo, ci si può imbarcare anche in altri posti, per esempio a Régua, e alternare tratti in treno e tratti in barca. Si può pernottare a bordo, o nelle tenute e in case signorili vicino al fiume e conoscere la tradizionale ospitalità portoghese. L’itinerario comprende la visita ai monumenti del posto, pranzo a tema e degustazione di vini.

I bei pendii terrazzati della valle del Douro, in cui si piantano le vigne, cominciano vicino a Barqueiros, e continuano fino a Barca d'Alva e costituiscono uno dei più impressionanti paesaggi rurali costruiti dall’uomo.

Sino alla fine del XIXº secolo il fiume era la via di comunicazione con l’entroterra e la via di trasporto dei prodotti provenienti da terre distanti. A causa delle difficoltà e dei rischi che il corso del fiume presentava, c’era solo un tipo d’imbarcazione che riusciva a superare gli ostacoli naturali: il barcorabelo. La sua solidità unita alla perizia degli uomini rendeva possibile navigare sul fiume e trasportare le grosse botti di vino, che non erano mai colme, perché, in caso d’incidente, avrebbero così potuto galleggiare.

Al giorno d’oggi si possono fare delle piccole gite, che saranno sicuramente indimenticabili, con il barco rabelo.

Se il treno è uno dei vostri mezzi di trasporto preferiti, viaggiare lungo il Douro come si faceva all’inizio del XXº secolo, sarà un’esperienza unica.

In questo viaggio nel passato, le vere star sono le carrozze e le locomotive a vapore o diesel che, muovendosi alla velocità di 30 km all’ora, rappresentano il ricordo vivo dei tempi in cui il treno collegava le varie località e contribuiva al trasporto del famoso Porto.

Si può seguire il fiume con la Linea del Douro, fra Régua e il fiume Tua. La stazione ferroviaria di Régua era la più importante della regione, mentre quella di Pinhão, con le facciate rivestite di azulejos, è una delle più belle del Portogallo.

È possibile anche percorrere la Linea del Douro con treni regolari che partono da Porto, o fare parte del viaggio in treno e parte in barca, modi di viaggiare che si completano a vicenda.

Si può conoscere il Douro anche dal cielo, con un viaggio che parte da Porto, sorvola il centro storico e i sei ponti che collegano la città alla riva sinistra, e in poco tempo porta nel cuore dell’Alto Douro.

Un’altra possibilità, fra Foz e Barca de Alva, è quella di abbinare viaggio in elicottero e navigazione sul fiume a bordo di un yacht.

L’escursione, per un massimo di 6 persone, può includere il pranzo in una delle tenute del Douro.

Treno storico del Douro: www.cp.pt

Il biglietto per il treno storico può essere abbinato a un viaggio d’andata e ritorno da qualsiasi punto del Portogallo. Per chi viaggia con il treno storico ci sono agevolazioni in hotel e parcheggi.

La regione si può visitare anche seguendo la strada del vino di Porto: www.ivdp.pt

altre informazioni: visitportoandnorth.travel

Come arrivare:
La strada N222 corre parallela al fiume sulla riva sinistra.

In treno: www.cp.pt

In pullman – Rede Expressos www.rede-expressos.pt

Aeroporto: Aeroporto Francisco Sá Carneiro (Porto)